Libertààà

5/07/17: inizio della libertààà

Nell’ultimo mese è già la terza data che scrivo, ma questa è davvero importante perché dopo dieci mesi di ansia più o meno intensa ,ma sempre presente, posso finalmente dire di essere libera dagli esami di maturità.

Gli esami scritti non sono stati poi così drammatici, l’ansia c’era comunque, soprattutto per la terza prova (12 quesiti, tre per materia), ma poi nel momento dello svolgimento è andato tutto bene perché avendo fatto delle simulazioni durante l’anno sapevamo già cosa ci avrebbe aspettato e infatti non ci sono state sorprese. Inoltre i professori erano molto informali, infatti facevano delle battute per cercare di sdrammatizzare(anche quelli esterni erano molto carini).

L’esame che più mi faceva ansia era la prova orale perché c’erano più materie coinvolte e ben sette persone che mi ascoltavano (odio le interrogazioni perché sono di fronte ad un solo profe perciò pensate davanti a sette). Comunque l’esame più temuto è quello che mi è più piaciuto. Non avrei mai pensato di dirlo ma qull’oretta non mi è pesata. Devo ammettere che quando sono uscita da quell’aula mi sentivo fiera di me,in particolare per come avevo affrontato l’esame. Prima di tutto sono stati molto inerenti alla mia tesina perciò parlavo di argomenti che mi piacevano, ma poi mi è piaciuto il fatto che mi abbiano fatto ragionare. Non erano solo puri concetti, per rispondere dovevo comunque appellarmi alle mie competenze. Ecco la cosa che mi ha dato più soddisfazione è stata proprio questa: aver capito che in cinque anni pur avendo dimenticato dei concetti ho costruito delle competenze. Da quando sono entrata da quella porta l’ansia è svanita e mi sono concentrata, non sono mai andata in crisi e per questo devo ringraziare davvero tutti i profe: mi hanno messa a mio agio e non c’era nulla di formale, poi erano davvero bravi a formulare e domande, le contestualizzavano davvero bene e ti permettevano di ragionare.

Inoltre sono contenta dell’atteggiamento che ho assunto: sicura di me, stranamente. Ho sempre avuto problemi con la timidezza ma in questo caso no, non avevo paura di esprimermi o di dire qualcosa in più riguardo al futuro o riguardo ad altri argomenti ( ho persino corretto una profe che aveva sbagliato a formulare la domanda ) perciò mi sono sentita cresciuta, MATURA.

Il mio entusiasmo però purtroppo è stato spento due giorni dopo dal mio profe di filosofia, il quale vedendomi (ero ad ascoltare l’esame di Giugiu), mi aveva chiesto quanto mi aspettassi come voto finale e mi aveva spudoratamente detto che puntavo troppo in alto. All’inizio pensavo scherzasse,poi invece mi ha fatto un discorso serio e ho capito che non scherzava. Infatti il giorno dopo non ho ricevuto un 80 ma un 77. So che sono solo tre punti ma è da anni che sono tra il sette e l’otto e volevo sto benedetto otto! In più è il confronto con gli altri che mi pesa perché pochi sono stati meno bravi di me, per carità, qualcuno c’è, ma molti hanno preso voti molto più alti. Ciò che mi ha fatto davvero tanto ma tanto piacere sono le attenzioni che mi ha riservato il profe di filosofia quando ho visto il voto perché sapeva che non mi sentivo soddisfatta. Non ha detto chissà cosa, ma il semplice fatto di essersi preoccupato mi ha fatto piacere. Mi ha detto che valgo più di quel voto e soprattutto di non paragonarmi agli altri (cosa impossibile per me). Ha preso l’esempio poi che mi aveva fatto più arrabbiare: un mio compagno che della scuola non gliene frega nulla è uscito col mio stesso voto e il profe ha esplicitamente detto che se proprio era il suo troppo alto. Ovviamente non ha fatto nome e cognome ma capivo si riferisse a lui dato che è l’unico ragazzo uscito con 77. Infine mi ha detto che nel giro di qualche giorno non ci avrei più pensato e devo dire che ci sono riuscita meglio del previsto perché già nel pomeriggio non ci pensavo più. Inoltre ora ho proprio voglia di andare all’università, cambiare ambiente, imparare ancora di più e costruire il mio futuro per cui quanto ho preso ho preso!

Se dovessi dare un consiglio a chi deve ancora affrontare la maturità sarebbe di stare sereni. Io l’ho vissuta davvero male, per mesi l’ho vista come una tortura. È faticoso perché ci sono periodi impegnativi ma se si lavora bene durante l’anno e si fanno le simulazioni alla fine si è preparati e sembra di fare le verifiche che si è abituati a fare.

Da quando ho finito mi capita spesso di pensare di dover studiare perché sto perdendo tempo. Sono stata così tanto nell’ottica di dover studiare che ora mi sembra davvero strano non dover fare nulla, è come se ogni tanto tornasse quell’ansia di dover finire, dover fare, ma ora veramente basta! Sono in vacanza!!!! Inizia l’estate con la E maiuscola!!! Certo devo preparami per i test,e forse è per questo che ogni tanto l’ansia torna, ma con calma.. per un po’ mi rilasso😉

Buona serata😘

Mars✨

17 risposte a "Libertààà"

  1. Anche mia figlia l’ha fatto pochi giorni fa! Il voto lo sapremo dopodomani, ma probabilmente sarà un poco al di sotto del tuo. Come ho detto anche a lei il voto non dice nulla su di voi e sulle vostre potenzialità: giudica la vostra attuale preparazione, ma voi siete molto di più! Goditi questa estate, che poi da settembre comincia una nuova avventura!

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  2. Complimenti, sei stata bravissima! Anche mia figlia l’ha fatto, è andato tutto bene ed è uscita con 80, ma sono d’accordo con quello che ha scritto Romolo, voi siete davvero molto più che un voto! La cosa più significativa – almeno così è stato per me quando lo feci – è il passaggio: si chiude un capitolo e se ne apre un altro, un capitolo pieno di progetti e di sogni da realizzare. Ti auguro – a tutti i “maturi” – una splendida e spensierata estate!

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  3. Io saprò il voto mercoledì, ma un bel riepilogo di questa maturità lo pubblico oggi e lo pubblico domani 😀 La mia maturità l’ho vissuta serenamente, davvero, quasi da sembrare apatica… prima degli scritti mi sembrava un giorno di scuola come un altro… per l’orale ho avuto un momento di ansia paralizzante all’inizio, durante i primi tre minuti di tesina, poi ho fatto un respiro e sono andata avanti come un treno… forse lo leggerai nei miei post, ma la cosa che più mi ha fatto piacere è stata vedere al mio esame orale tutte quelle persone a sostenermi, tante per me, che alle medie non avevo nessuno, persone che uscita dall’aula mi hanno abbracciata forte, senza di loro sarebbe stato certamente diverso… anche a me capita istintivamente di pensare “dopo studio”, mi sento matta 😂

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  4. Ciao 😀
    Fregatene, goditi le vacanze, il tempo non si recupera.
    Sono uscita con un 68 e volevo un 70, dei voti, del massimo soprattutto, non mi è mai importato. Ci sono stata male è quella della maturità è stata una delle estati peggiori, anche per altri motivi. La mia tesina a detta della prof di spagnolo interna era piaciuta tanto alla presidentessa, ma non è bastato. Ma so quanto mi ci sono impegnata. Il mio gruppo preferito, i Beatles, collegati, anche con un po’ di filosofia, a tutte le materie. Un PowerPoint che mi ha fatto dare di matto con tanto di musica. So di non aver dato il massimo fino all’ultimo e se potessi tornare indietro mi sarei presentata con un po’ di sonno in più. A settembre poi ho affrontato il test di ingresso per ctf e ad ottobre inizio il terzo anno. Pesa aver fatto un linguistico, ma sono ancora in piedi. Sono stata la più coraggiosa della mia classe, mi sono voluta dare una possibilità perché avevo capito che lingue non era per me. Sono stati cinque anni che mi hanno migliorata, sono cresciuta, è questo ciò che conta. La maturità è una tappa della vita, non un semplice esame scolastico.
    Cosa farai dopo?

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    1. Anche io l’ho vissuta più come tappa che come esame, soprattutto l’orale.
      Comunque a settembre provo a fare il test per scienze della formazione primaria, poi come altre scelte avrei anche scienze dell’educazione professionale e psicologia. È da tempo che sono fissata con questi tre corsi e non riesco ad arrivare ad una decisione..

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